Bell’itinerario, attrezzato con giudizio (materiale di qualità e posizionamenti ineccepibili) si svolge su roccia, sorprendentemente, di qualità più che buona! La corda fissa nel camino è in ottime condizioni, se appare troppo sottile, un moschettone consente di calarsi senza problemi con la propria. Il passo dell’inginocchiatoio (sono un pavido!) è stato da me vigliaccamente evitato con una breve doppia a sx (senso di marcia ;-). In effetti, con un minimo di mestiere, 6 rinvii e qualche fettuccia faranno l’affare, un paio di friends medio piccoli (0.5-0.75-1 BD) rassicureranno alcuni brevi passaggi, più esposti che difficili così come la partenza del Dado.
Proseguito fino al Mars, grazie alle “nebbie biellesi” abbiamo evitato di finire grigliati da un sole gagliardo! Ho calzato le scarpette temendo il passaggio del Dado, tuttavia, è più impressionante che difficile (passando al centro evidentemente!)
Bel fine settimana in compagnia di Barbara, Denis e Mario, “orfani” del giovane Massi in trasferta turca, ci rivolgiamo a cose ben più “percorribili”. Saliti al Rifugio Coda nella mattinata di Sabato con l’idea di fare qualcosa nel pomeriggio, dieci minuti dopo il nostro arrivo un temporale breve ma violentissimo ci ha ricondotti a più miti consigli…Ottimo trattamento e piacevoli incontri hanno allietato la nostra permanenza. Nel primo pomeriggio, scendere in Funivia ha assunto i contorni dei rientri da località ben più “blasonate”…