Sempre bella la Marmolada, soprattutto in veste autunnale.
Partiamo da Alba di Canazei alle 8 e 30. Non sappiamo quanta neve ci sia lungo la ferrata, ma comunque ci proviamo. Tra l’altro non ho mai fatto questo itinerario e tutto è un’incognita.
Rifugio Contrin chiuso e sentiero per forcella Marmolada tutto asciutto. Sotto alla forcella vediamo un gruppo di 15 persone che scoprirò essere ungheresi, partiti prima di noi.
Alla forcella inizia ad esserci un pò di neve. La ferrata segue il filo di cresta, tenendosi sul lato nord, tutto innevato fino ai 2500m circa.
La ferrata è tutta innevata e ghiacciata, ma per fortuna qualcuno è già salito. Ci sono punti in cui il cavo è sepolto e punti in cui bisogna salire di forza su colate di ghiaccio. Comunque noi riusciamo a salire senza ramponi, mentre qualcuno tra gli ungheresi se li mette, ma li vedo un pò male.
Superato il gruppo, arriviamo alla fine della ferrata, da cui manca ancora un pò di fatica per camminare nella neve, dove le tracce sono state cancellate dal vento.
Baracca in vetta, per fortuna chiusa. Un pò di brezza relativamente calda da sud. Ci possiamo godere la vetta da soli prima che arrivi il gruppo.
In queste condizioni, la discesa è più difficile della salita, ma comunque riusciamo a tornare alla forcella aggrappandoci all’indispensabile cavo. Poi velocemente fino ad Alba.
In tutto:
5 ore per la vetta
4 ore e 30 per la discesa
Baracca in lamiera sulla vetta, fatiscente e inguardabile. La sola croce sarebbe più in sintonia e rispetto per un luogo così importante. (comunque.. degustibus..!)