- Accesso stradale
- Nulla da segnalare
Segni presenti e visibili sempre, tranne nella conca dell’alpe fillar ma basta puntare verso la morena del ghiacciaio del nordend e si ritrova la traccia. Alcuni punti sulle roccette sono piuttosto esposti, occorre piede sicuro. Il bivacco è molto umido, ci sono un fornello a gas e un jetboil entrambi senza bombole, qualche coperta, posate e stoviglie, una piccola cassetta del pronto soccorso. Sceso passando dalla Zamboni ma a posteriori sconsiglio, la morena da scendere per entrare nel ghiacciaio del Belvedere è piuttosto pericolosa e costringe a passare sopra un crepaccio aperto, pronto a mangiare voi e tutti i sassi che con voi scendono…. In più il fondo è terribilmente più scomodo di quello che si trova in prossimità del Belvedere (ghiaia minuta fradicia, fango e ghiaccio) paurosi crolli in zona tre amici, il resto della parete stranamente tranquilla, nonostante il caldo
L’ambiente è grandioso, incredibile trovarsi in mezzo a ghiacciai e seracchi ma col “vetro di protezione”… Come guardare i leoni dentro una gabbia…