Marine (Frazione) da Pont Saint Martin

Marine (Frazione) da Pont Saint Martin
La gita
passo-dopo-passo
5 02/05/2015

Istituto Comprensivo Ivrea II, Scuola Secondaria di I grado “G. Falcone” – Ivrea.
In occasione del 70° Anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione abbiamo individuato un itinerario che si svolge in uno dei luoghi più significativi della lotta partigiana in bassa Valle d’Aosta. Dalla stazione di Pont-Saint-Martin ci siamo recati in piazza I maggio, così intitolata in ricordo della tentata occupazione del paese; seguendo la ripida mulattiera (sentiero n. 1, che conduce alla vetta del Monte Crabun), abbiamo incontrato numerose testimonianze di avvenimenti, rappresaglie e combattimenti avvenuti tra il 1943 e il 1945:
– in località Vignolet, la lapide a Augusto Cretaz;
– a Plan-de-Brun, la cappella dedicata alla Santissima Trinità, il cui campanile reca evidenti segni di colpi di mitragliatrice;
– davanti alla cappella di S. Rocco, la lapide a Ernando Vallomy;
– in Perloz, la via centrale del paese, dedicata al partigiano Oswald Cappelin;
– a Marine, il cippo che ricorda i primi colpi d’arma da fuoco contro i nazifascisti;
– ancora a Marine, il monumento alla Brigata Lys, sulla cui facciata sono incisi i nomi dei componenti la formazione partigiana; il busto a ricordo di Bono Badery, comandante della brigata; la cappella, sulla cui facciata sono ancora visibili i segni dei colpi di mortaio sparati dalla strada per Gressoney verso le case della borgata.
A Perloz ci attendeva Giorgio Fragiacomo, che ci ha aperto il Museo della Resistenza Brigata Lys e ce ne ha appassionatamente e puntualmente illustrato i reperti, le ricostruzioni degli ambienti di vita, gli oggetti di uso quotidiano ai tempi della guerra. A Marine ci ha mostrato la ricostruzione di un’aula di scuola elementare, con gli oggetti usati dai bambini 70 anni or sono.
Scendendo da Marine abbiamo brevemente sostato alla Campana del Partigiano, dedicata alla staffetta partigiana Aurora Vuillerminaz, “Lola”, i cui rintocchi, tutti i giorni alle 9.15, ricordano l’inizio della lotta partigiana sulle montagne di Perloz e sono un invito alla memoria, alla speranza e alla pace.
Al termine della camminata, svolta lungo uno dei principali “Chemins de la Liberté” delle Alpi occidentali, abbiamo porto a Giorgio un sentito ringraziamento, che qui rinnoviamo, per la sua cortesia e disponibilità (ha dedicato a noi non poco del suo tempo!); ai ragazzi che hanno partecipato all’uscita sono rimasti molti stimoli per approfondire questa parte della nostra storia, anche in vista dell’esame conclusivo del I ciclo di istruzione, ormai imminente. A questo proposito, ci piace chiudere con le parole che accolgono il visitatore all’ingresso del museo: “Ni haine ni oubli”, né odio né dimenticanza.

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