Mariasco (Punta di) da Fondo

Mariasco (Punta di) da Fondo
La gita
blin1950
5 02/11/2011

La salita della Punta di Mariasco, per la cresta sud-ovest, nonostante la modesta altezza, riserva delle difficoltà degne di cime ben più rinomate e più conosciute agli addetti. Il livello di difficoltà è almeno un EE/F. Il versante sud della cresta è erboso con salti di roccia, molto ripido; il versante nord è costituito da una parete rocciosa abbastanza verticale e presenta un paio di vie di fuga in altrettanti canalini inclinati ed è interrotta nei pressi della depressione alla base del cucuzzolo terminale.
Dalla bocchetta, piegare a destra e seguire la breve e ripida cresta, con qualche passo di facile arrampicata, che porta alla sommità quotata m. 2413; da questa seguire la pianeggiante cresta, abbastanza aerea, con possibilità di aggirare le maggiori difficoltà su una traccia di capre, appena sotto il filo di cresta su ripidi pendii di erba olina, del versante sud. Giunti alla depressione ai piedi del cucuzzolo terminale, piegare a destra a abbassandoci leggermente si contornano delle roccette e si risale il ripido pendio finale di erba olina che porta all’ometto di vetta. Discesa lungo la cresta sud-est fino alla quota 2390 circa, poi piegando leggermente a destra scendere l’erboso versante sud dove verso quota 2300 circa compare una striminzita traccia di capre che taglia pianeggiante verso ovest, si punta ora ad una piccola pietraia e nei pressi su traccia di vecchio sentiero si raggiunge il piano del terzo lago ed il sentiero di salita sul quale si fa ritorno a Fondo.

Partenza da Fondo alle 7 e 15’, tempo bello, freddino terreno gelato in superfice trovato la prima neve a chiazze verso quota 1900 circa, nei tratti in ombra. Raggiunto la bocchetta alle 11; iniziato a salire la cresta e subito mi sono trovato nella necessità di aggirare un tratto roccioso innavato, sul versante nord su una placca pulita con facile arrampicata, poi cresta aerea ed esposta ma senza particolari difficoltà. In cima mi aspettavo di trovare il triangolino del CAI di Rivarolo, ma nonostante accurate ricerche, del triangolo nessuna traccia: pazienza. Discesa alle baite di Pian del Rio per sosta pranzo. Anche questa gita è da annoverarsi fra le più belle gite di questo 2011 che sta volgendo al termine. Nessun umano sul percorso e soltanto un paio di pernici in volo.

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