Maria (Punta) Cresta Nord-Ovest

Maria (Punta) Cresta Nord-Ovest
La gita
mountain
06/08/2017

Partenza dalla Valle di Viù, con ottimo e confortevole pernottamento al bivacco San Camillo, interamente occupato sia dal nostro gruppo Cai Almese che da altri frequentatori.
Per la salita al Colle d’Arnas, siamo passati a sinistra del laghetto del Collerin d’Arnas ed abbiamo seguito le abbastanza facili pietraie secondo un tracciato ideale tra i diversi colletti morenici con combe ancora innevate, a distanza di sicurezza dalla base della parete est di P.ta Maria, giungendo così facilmente alla base dell’ultima rampa del canale verso il colle.
Dal colle la dorsale iniziale verso la cresta è su una pietraia di facile superamento; la cresta a tratti un po’ aerea presenta alcuni punti di divertente arrampicata e numerose sono le possibilità di ancoraggi per le soste. Da Punta Maria si prosegue più facilmente sempre sul filo aereo della cresta verso la Punta Rocce Rosse e superata questa vetta ci si abbassa gradualmente sempre verso la Punta d’Arnas giungendo facilmente al ghiacciaio senza dover fare alcuna doppia. Ghiacciaio in notevole riduzione, ma da attraversare prudentemente per la presenza di crepacci nel senso di marcia. Per evitare la faticosa e lunga risalita al Col d’Arnas, abbiamo attraversato per quanto possibile quasi in piano, seguendo un percorso veloce ed attento prima su tratti ripidi in ghiaccio cosparso di pietre appoggiate, poi su cengette inframezzate da canaletti di erosione da scolo giungendo al colle senza dover risalire (percorso da valutare attentamente).
Un bravo a tutti i partecipanti.
Per me è stato un ennesimo e piacevole ritorno con nuovi amici nella zona che già in gioventù avevo frequentato e dove nel 1969 avevo trascorso un’intera estate assistendo gli operai impegnati nelle varie opere di manutenzione alla diga della Rossa, alle varie prese, alla teleferica Torre-Rossa ed alla decauville dal Lago dietro la Torre a Moncourtil e dove nel frattempo l’attivissimo e generoso Camilliano Padre Vittorio Bertolaccini ebbe l’iniziativa di ricostruire il vecchio pilone dedicato a San Camillo il quale, situato al di sotto del Collerin d’Arnas, era stato distrutto da una valanga staccatasi dal monte Fortino. Collaborai alla realizzazione del nuovo pilone, prima facendone il progetto poi partecipando alla costruzione, alla quale anche i ragazzi di Martassina accompagnati da Padre Perona fecero la loro parte portando sulle barelle le pietre necessarie, recuperate nel sito circostante dai resti dei vecchi ricoveri degli operai degli anni 30, periodo di costruzione di tutte le strutture idrauliche della valle, ancora attualmente ottime produttrici di energia.
Occorre riconoscere le eccezionali capacità ed intuizioni dell’Ing. Ganassini il quale all’epoca (1927/1932) fu l’artefice principale per la realizzazione di queste opere, per lo sfruttamento equilibrato della risorsa energetica derivante dall’acqua, esteso su tutta la valle di Viù ed oltre fino a Funghera.
Facendo attualmente le escursioni, non ci si rende conto di quanto è stato costruito; per chi si volesse documentare un po’ di storia la trova qui: (Presentazione Enel – La Rossa)
https://www.arpa.piemonte.gov.it/arpa-comunica/events/eventi-2014/restauro-ecologico/presentazioni-restauro-ecologico/presentazione-restauro-ecologico-perosino/at_download/file
e qui: (Enel – Lago dietro la Torre)
http://www.crestsnc.it/natura/media/ENEL_dietrolatorre.pdf
Un rammarico per le vecchie decauville, purtroppo in abbandono o distrutte; probabilmente fossero in Svizzera sarebbero ancora mantenute in efficienza almeno per scopo turistico-storico.

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