In questo lungo per non dire interminabile cammino di cresta, piu’ dorsali che creste vere e proprie, si intravvedono a tratti le possibilita’ per rendere questo eterno cammino altrimenti noiso, spezzato perlomeno di tanto in tanto, con brevi episodi di arrampicata. Test comunque severo nell’insieme sopratutto per gambe e fiato, visti i dislivelli che si sommano al salire e scendere da una montagna all’altra, e via di seguito, cosi’ per ben dodici volte perche’ si da il caso, dodici siano le montagne, (se cosi si possono chiamare..), che si incontrano lungo questo cammino per dorsali panoramicissime finche’ si vuole, con scorci sul mare da un lato (oggi interamente sommerso al di sotto di una estesa coltre di nubi stagnanti alle quote basse) sull’altrettanta vicinissima caliginosa pianura dall’altro, ma tutto sommato noise come gia’ accennato all’inizio, e stancanti da attraversare. Nel complesso una bella esperienza comunque, utile a tenere d’occhio e sempre ben sotto controllo il proprio stato di forma fisica.
In buona compagnia di Marco.