Marguareis (Punta) da Carnino, Mongioie, Cima delle Saline, Colme, Pian Ballaur (2 gg)

Marguareis (Punta) da Carnino, Mongioie, Cima delle Saline, Colme, Pian Ballaur (2 gg)
La gita
walkerwolf
5 04/04/2011
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Equipaggiamento
Scialpinistica

Lasciato alle 5,45 l’ospitale rif. Mongioie, saliamo a piedi al Bocchino delle Scaglie. La neve è dura ma ci sono ottime tacche che consentono di salire senza ramponi. Al colle 3 calzano gli sci e 2 i ramponi sino in Cima al Mongioie. Prima discesa su neve ancora bella dura ma facile e divertente. Senza ripellare saliamo a piedi sino all’ ampio Pian Comune, si cammina bene senza sfondare. Seconda discesa da Pian Comune giù nel vallone delle Saline, firn ottimo che non ha ancora ceduto. A 2050 sostiamo e ripelliamo. in questa zona vediamo 2 scialp che salgono e 2 che scendono, poi non incontreremo più nessuno se non branchi numerosi di camosci. Abbiamo optato per la risalita del vallone nascosto facendo più dislivello invece che salire la cresta e il pendio dal passo, più esposto al sole e meno sicuro. Con percorso bello e vario risaliamo il vallone sino in cima alle Saline. In basso abbiamo avuto momenti di calura subito sostituiti da una brezza prima e un venticello freddo poi. Dalle Saline alla depressione con la Pian Ballaur bella ma corta discesa. Dopo una sosta ripelliamo e arriviamo in Cima alla Pian Ballaur. Dalla Pian Ballaur scendiamo nella conca di Piaggia Bella. Questa è probabilmente la discesa più bella della traversata, su terreni ripidi e firn perfetto. Anche qui evitiamo la salita al Colle Palù esposta al sole tutto il giorno e ripida per un percorso più lungo ma più sicuro. Scendiamo sotto la capanna Saracco-Volante a 2150 m. Lì ripelliamo per l’utima volta ed effettuiamo un lungo traverso sotto i pendii meridionali della Cima Palù fino ad arrivare al vallone che conduce alle cime Bozano e del Marguareis. Saliamo la diramazione che conduce al Marguareis, dove ci sono solo vecchie tracce e dove svuotiamo gli zaini portando solo lo stretto necessari. Alle 15,45 arriviamo sulla cima più alta delle Liguri. Ci concediamo una piacevole sosta per una mezz’oretta. Ultima discesa: sino a 2200 m troviamo ancora una bella primaverile. Più giù la neve è marcia, ma senza problemi arriviamo alla Gola della Chiusetta. Poco oltre termina la parte sciistica. Mettiamo gli sci sullo zaino e alle 18,15 siamo all’auto dopo 12 ore e mezzo dalla partenza, concludendo la realizzazione di un sogno.

Concludiamo festeggiando degnamente con un’ottima cena al Tiglio a Viozene. Un grandissimo saluto ai compagni di questa avventura: Giovanni, Marco, carlo Alberto e PaoloZ.
Nota: la traversata fatta in questo senso ha il vantaggio che tutte le discese, tranne l’ultima, sono ad ovest con la neve che si mantiene sempre buona.

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