Margno (Cimone di) da Crandola Valsassina

Margno (Cimone di) da Crandola Valsassina
La gita
joevaltellina
1 09/03/2018
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Bagnata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Equipaggiamento
Scialpinistica

Gita non più in condizioni. Spallato gli sci fino all’Alpe Piazza, da lì siamo saliti al Cimone di Margno passando dal Pian delle Betulle. Scesi lungo il versante ovest, ormai spelacchiato e per noi sconosciuto, tant’è che siamo riusciti a perderci lasciando la vallecola che scende a Bindo sulla dx, anzichè sulla sx. Grande “RAVANATA” con gli sci in spalla, per riportarci sulle tracce di salita che abbiamo ritrovato appena sopra l’abitato di Grandola e grazie alla traccia GPX che avevo memorizzato sul telefono.
Giornata calda e umida, niente vento, solicello che giocava a nascondino.

L’ARTE DI INCASINARSI IN MONTANA – IL RAVANARE consiste grosso modo per noi scialpinisti/escursionisti, nel “girovagare per le montagne deliberatamente o più frequentemente involontariamente, per poi trovarsi quasi sempre in situazioni impreviste e variamente difficoltose”. Una delle frasi tipiche è: “Tagliamo di qui che facciamo prima”. Cosa che in realtà non accade quasi mai e che implica invece:
perdita parziale o totale dell’orientamento
prolungamento abnorme del percorso inizialmente previsto
infognamento in mugaie o boscaglie di ontani su terreni impervi e, a volte, rientro alla base per il rotto della cuffia…

RAVANARE dal francese ravanage si ispira alla figura leggendaria di Monsieur De Ravanage, geografo di origini francesi precursore dell’escursionismo moderno. Egli girovagò in lungo e in largo per buona parte dell’arco alpino, finché un giorno di un lontano febbraio del 1885 scomparve durante un’escursione.

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