- Accesso stradale
- pulito.
partiti con gli sci sulla schiena e calzati sui pendii superiori. Il cielo coperto non ha permesso un buon rigelo. La parete presentava tratti di neve dura ad altri sfondosa. Un tratto di ghiaccio vivo nella aprte superiore. La parete è profondamente modificata a causa delle alte temperature di questi decenni con tratti di ghiaccio e alcuni di misto. La quotazione ormai in stagione tardo-primaverile è più sul D/D+ che sul AD dato che è più impegnativa della vicina parete del Pasquale. Saliti in cima abbiamo calzato gli sci: parte alta crosta non portante poi marcia nella parte centrale e firn primaverile nel canalone finale. Dal rifugio in giù sci sulle spalle.
Gran bella gita, ormai con queste caldazze è difficile portare a casa delle vie su pareti glaciali con delle buone condizioni anche in primavera. Gli sbalzi termici e le temperature tropicalizzate rovinano spesso le condizioni non permettendo più dei buoni rigeli notturni. Spesso conviene fare certe salite, quando possibile, in tardo inverno- inizio primavera, anticipando così il solito anticiclone africano. Con Carlos Lopez, compagno di innumerevoli gite.