Che le condizioni non sarebbero state delle migliori ce lo aspettavamo, ma onestamente credevamo di trovare un poco di ghiaccio nelle strettoie in modo da superarle con una relativa tranquillità, invece o sono completamente secche oppure ricoperte da neve del tutto inconsistente che oltre a non servire a nulla mette anche in difficoltà nella ricerca di eventuali prese o punti di ancoraggio (più volte è stato fatto un lavoro di pulizia), qualcosa si trova ma attenzione ai massi che sembrano saldi e invece vanno giù, il canale ne è pieno.
Prima strozzatura si protegge bene all’inizio e alla fine con friend BD medio/piccoli, occhio alle prese, quella invece oltre al tratto nevoso centrale l’abbiamo aggirata a destra su placca (si riesce sempre a trovare qualcosa per le picche da sgravare un po il peso sui piedi che raramente regalano sicurezza), sono 20 metri difficilmente proteggibili e richiedono estrema attenzione.
Ultima strozzatura passati a sinistra su roccia con uscita delicata su placchetta, anche qui utili friend BD medio/piccoli.
In uscita abbiamo raggiunto il colletto, la cornice presente ora è facilmente superabile.
Ambiente invernale a mio parere decisamente più suggestivo e severo ma fa a cazzotti con le condizioni che si trovano in questo periodo, l’ingaggio della salita aumenta e mi sento di sconsigliarla ad oggi, ma si sa che al cuor non si comanda!
Lungo avvicinamento fatto con gli sci battendo traccia in 10/15 centimetri di fresca fin sotto il conoide (risalito sfondando fino alla coscia) dove li abbiamo parcheggiati e ripresi al ritorno, sciata non male su fondo portante, anche se un po faticosa per via delle cunette e della neve nuova un po pesante.
Incontrato nessuno oggi, visti diversi scialpinisti in direzione del Colle di Vers ma nessuno salito sulla Marchisa.
Con l’assodata e bella compagnia di Enzo.