Manzol (Monte) dal Rifugio Barbara Lowrie

Manzol (Monte) dal Rifugio Barbara Lowrie
La gita
joker
4 24/06/2016

Manzol, montagna rude che incombe in modo dirompente sull’alta Comba dei Carbonieri. Un posto davvero incantevole, questo valloncello che si dipana timido dalla Valpellice.
Con l’auto si giunge al Rifugio Barbara, strada a tratti un po’ strettina ma di piu non si può perchè il valloncello è stretto.
Dal Barbara, superati verso destra 3 ponticelli di legno sui laghetti adiacenti al rifugio, si prende un sentierino che subito non è evidentissimo (lo sono invece le belle tacche bianco/rosse), ma quasi subito acquista la sua giusta personalità e si inerpica su, verso le bastionate rocciose alla nostra destra. Raggiunto il pianoro successivo, la pendenza si abatte e si transita trasversalmente in direzione della testa del vallone, con il Granero e la Meidassa al fondo del quadro.
A un certo punto si trova un bivio con chiara indicazione verso il Colle Manzol, la si segue e ci si dirige verso la pietraia che scende dal colle stesso. Si giunge comodamente alla base del canale a circa 2400.
Da qui e fino in punta (quindi approx. gli ultimi 500m di dislivello) il tragitto non mollerà più di un millimetro, dritto e rude su per il canale. Comunque fino al colle nessuna difficoltà oggi, non c’è neve mai nel canale, solo un po’ prima in due cortissimi tratti decisamente innocui. Se ci fosse neve nel canale, invece, la cosa diventerebbe decisamente più impegnativa. Le catene che si trovano nella parte alta servono proprio ad agevolare la salita in caso di neve o ghiaccio, oggi si possono non utilizzare tranquillamente.
Dal colle alla cima la traccia è più difficile da mantenere, si trova e si riperde continuamente; ci sono ometti, ma non è facilissimo e per nulla intuitivo. La traccia si tiene generalmente sotto cresta, ma in alcuni punti rientra verso il pendio. Comunque, non vi è difficoltà e nemmeno esposizione, quindi si va su tranquillamente percorrendo ciò che si trova, fino a sbucare sulla cima, bella, aerea, e panoramica. Sono arrivato su con la lingua fuori, gli ultimi 500m di dislivello sono decisamente faticosi!
In cima arrivavano le nebbie dalla Comba, quindi poco panorama di là. Ho trovato lassù due ragazzi (strano, uniche anime vive di tutto l’itinerario) saliti dal Coi. In discesa, si torna gradualmente al caldo e si rimpiangono i “quasi” 3000 appena sfiorati…
Il rifugio è aperto e ora c’è abbastanza gente, anche sparsa sui prati intorno.
Gita in bellissimo ambiente, montagna complessivamente facile (in queste condizioni è EE), sicuramente merita una visita!

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