Un po’ la stanchezza che non molla ed un po’ le previsioni e decido di salire il Manzol, in modo da non dover partire troppo presto. Mi fermo con l’auto al parcheggio al bivio tra il Rifugio Barbara Lowrie e la strada per il Colle Barant e parto prima delle 7 e 30. Sento abbastanza caldo nonostante la quota di partenza ed infatti fatico un po’ a salire, comunque procedo con voglia e non vado neanche troppo piano. C’è già della nuvolaglia in giro che non preannuncia una bella giornata, comunque al momento da queste parti e tutto soleggiato. Quando sono nel canalone che sale al colle incontro 3 francesi che scendono (forse dal Granero), mentre non appena sono su incontro una coppia ed anch’essi forse arrivano dal Granero. Anche loro puntano sul Manzol, ma non li vedrò mai arrivare. Chissà dove sono finiti? Li avevo visti lenti e forse lei era un po’ impacciata e dal colle in su è sicuramente roba da escursionisti esperti. Io invece seguo quasi integralmente il filo di cresta con passi di I e II. Giusto in un paio di punti decisamente più difficili effettuo un aggiramento e quando sto per arrivare su, si spacca una lama di roccia dove poggiavo con il piede destro poco dopo averla caricata. Appena oltre la cima ci sono 2 bei esemplari di stambecchi maschi che si lasciano avvicinare senza timori particolari. Salendo ne avevo visti altri 5: 2 giovani madri e 3 piccoli. Poco oltre e verso la cresta opposta, ce ne sono altri. In tutto ne incontrerò 13. Scendo tagliando per roccette e poi seguendo il sentiero torno al colle. Altra sosta e poi giù senza più problemi, solo una sosta per vedere dove parte il sentiero per il Col di Coi (per l’Agugliassa) e per farci un bell’ometto vicino al bivio.