Malinvern (Monte) cima NO Couloir NO, Dufranc

Partito alle 7.15 da sotto la diga dell’ ENEL. Data l’ ora tarda in alto, per cercare di evitare, invano, la formazione dello zoccolo mi sono tenuto sotto la parete N-W del Malinvern. Ho finito così per infilarmi nel canale sbagliato dal quale sono ridisceso verso l’ una del pomeriggio. Ormai rassegnatomi a raggiungere la Cima della Lombarda, mi sono voltato per guardare la parete e, come in una visione, mi è apparso il Dufranc. Non ho resistito e, grazie anche alla traccia di salita di un gentile predecessore (non ho visto quella di discesa, che poteva anche essersi sciolta, ma non così le piazzole per mettere gli sci che ho dovuto scavare io), alle 14.40 ero in cima al canale. Calzati gli sci appena sotto il tratto di misto in prossimità del colletto. Primo tratto, più impegnativo, su farina pressata molto grippante, ma altrettanto liscia. Dopo un paio di curve mi sono lasciato scivolare (leggasi derapare) sopra la seconda strettoia (un grosso masso ficcato come un trampolino giusto in mezzo al canale …). Con le condizioni attuali una tavola si infila di misura sulla sinistra, ma gli sci, senza seghetto, non passano proprio. Tolti gli sci ho superato la strettoia sulla destra (ramponi inutili) e sono sceso ancora una ventina di metri per trovare un posto dove la farina kompressor lasciasse un po’ di spazio per una seconda piazzola. Da lì in giù curve continue dapprima una alla volta (per carità non spingete …) e poi, passata l’ ultima strettoia, senza che fosse più necessario fermarsi, non fosse stato per qualcosa che mi si è infilato tra le ciglia. Doveva essere sudore. Strano perché non faceva caldo …
Rientrato alla macchina verso le 17.30 dopo circa 2000m di dislivello e non so quanti km di spostamento. Sciolinare bene perché sulla strada sotto il rifugio Malinvern bisogna spingere …