Gelas (Cima dei) e Cima della Maledia Traversata degli Italiani

Gelas (Cima dei) e Cima della Maledia Traversata degli Italiani
La gita
totodante
3 20/07/2008

Una “gità” che definirei completa: il bel sentiero impegnativo – per la sua lunghezza – per raggiungere il rifugio Pagarì ,dove abbiamo dormito sabato sera; il canalino maledia bello, non difficile ma che da soddisfazioni e poi la roccia. marcia quella della cima Borello, più bella invece si preannunciava quella della cima chafrion. Dopo essere saliti, sulla cresta di questa cima, fino quasi alla paretina di 3° con i licheni gialli di, abbiamo desistito a causa delle prime gocce d’acqua che preannunciavano gli acquazzoni che di li a breve sarebbero arrivati. Ci siamo calati sul ghiacciaio del Gelas fino al bivacco Moncalieri e da li siamo ridiscesi a San Giacomo.

Tecnicamente sia il canalino maledia, ancora innevato e in buone condizioni e sia la salita alla cima Borello e poi il resto della traversata (che però non abbiamo compiuto) non sono adatti per principianti. È’ necessario invece avere qualche rudimento di alpinismo e un minimo di attrezzatura (corda, ramponi, piccozza e qualche nuts). Fino al punto dove siamo arrivati noi ci sono due vie per abbandonare la traversata; la prima dopo l’uscita dal canalino maledia e la seconda all’altezza della forcella tra la cima Borello e la Cima chafrion scendendo sul ghiacciaio gelas sul versante italiano dirigendosi verso il Bivacco Moncalieri.

A malincuore, con walter e flavio compagni di cordata (e non solo), abbiamo deciso di interrompere la traversata dando retta alla “saggezza” che sempre più ultimamente ci caratterizza (sarà l’età?). Il senso di incompiutezza, misto a una certa soddisfazione, che ci siamo però portati con noi sono state entrambi vinti dalla grande stanchezza che ci ha assalito nell’ultima ora di sentiero prima di arrivare alla macchina destandoci anche il desiderio di una tipica trattoria dove rilassarsi con corposo arneis.
Infine una citazione (e un ringraziamento) per Aladar il noto rifugista del pagarì.

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