- Accesso stradale
- ok
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
oggi Fulvio (altapressione), dopo settimane di quota zero ad Amsterdam aveva voglia dell’aria più rarefatta delle nostre montagne. Accontentato subito, ma il Malamot “famolo strano”. Si parte quasi sci ai piedi sfruttando vecchie valanghe, quindi a 2000 mt. non abbiamo preso né la via classica a dx, né la diretta frontale ma ci siamo avviati sul ripido pendio a sx. Fulvio poi ha risalito un canale abbastanza stretto e ripido, io invece sempre più a sx l’ho aggirato. Ci siamo poi ricompattati sotto la N de la Cime de Bard quindi su pendii più dolci fin sotto l’impressionante N del Ciusalet. Al lac Blanc tutto a dx per portarci sul Malamot dal versante sud-ovest. Vallone stupendo, neve liscia e solo noi e tre pernici bianche. Discesa eccellente dallo stesso itinerario. Preso il bel canale a quota 2280 che con pendenza abbastanza costante sui 35° spiana al pianoro a 2000 mt. Di lì neve un po’ collosa. cmq sci ai piedi fino al fondo. Quindi per una volta senza fretta ci siamo concessi panozzo, birra, pennichella al sole. Con gelato a fondovalle. Cosa dovrei dare a questa giornata? 10 e lode 😉