Logistica molto buona oggi in quanto si arriva sotto il conoide senza pestare neve e questa, nel tratto che precede il canale è dura nonostante le temperature elevate. Anche se chiaramente l’itinerario è quello tutto a dx al primo giro abbiamo cannato prendendo il canale di fianco (sx), che si presentava attraente e su neve cemento ma,ahinoi, muore a quota 2500m su di una bocchetta. Ridiscesi abbiamo percorso quello corretto che incredibilmente era tutto in neve farinosa fino all’uscita. Lato francese pressocchè secco con poca neve per nulla attraente al sole del mezzogiorno; pertanto siamo ridiscesi dal percorso di salita (specie nuova di criceti della val Pellice?). Manco a dire che questo vallone è molto solitario; se tutto l’avvicinamento fosse verdeggiante (come sarebbe d’uopo al momento giusto e con precipitazioni normali) sarebbe esteticamente più remunerativo.