Nel suo genere una salita remunerativa. Canale segnato da frecce gialle (ma è difficile sbagliare). Dal colletto si segue l’evidente cengia, ogni tanto qualche chiodo, fino a risalire ad un colletto.
Dal colletto si può salire direttamente o scendere e prendere un canale (c’è ne sono due), fino all’intaglio. Poi si scende seguendo tracce su cenge fino a un grande ometto, poi si sale da un canale arrivando sullo spigolo e quindi in cima.
Da fare con un po’ di attenzione, ma non serve attrezzatura (i chiodi comunque sono nei tratti più facili, anche se con roccia un po’ marcia).
In generale fare molta attenzione a cosa si tocca.
Discesa seguendo la via di salita, ma sembra si possano fare varianti. C’era un grande ometto che indicava una via per arrivare al canale di accesso, ma non ci siamo fidati a scendere senza conoscere dove andavamo a metterci.
Con Alessio e Andrea, come antipasto dei giorni successivi.