Catena della Madre di Dio traversata di cresta est-ovest

Catena della Madre di Dio traversata di cresta est-ovest
La gita
abo
4 17/10/2025
Accesso stradale
Strada appena risistemata tra il Gias delle Mosche e l'inizio del Pian della Casa (spianato 2 tratti e sistemate alcune canaline)
Traccia GPX
Traversata E->W

Pietraie brinate da dove si abbandona la traccia per il passo dei Detriti e su fino al Freshfield. Attaccato quasi alle 10:30 con lato sx al sole e tipiedo e lato dx inesorabilmente in ombra. Cima dei Camosci scorrevole e discesa facile. Molto atletico il tratto di IV/+ iniziale sulla De Cessole, con buone protezioni ma movimenti lunghi, il camino-fessura-diedro successivo ha solo un passo iniziale e poi è facile. Abbiamo ancora fatto un tiretto anche per lo scontornamento lato S in traverso, quindi via via più facile fino in cima. La placca di IV+ per la cima W è anche lei atletica ma ben protetta (il cordino del primo ch. rompe le balle a far entrare il rinvio), uscita in sosta quasi improteggibile (ma ben presata). La disarrampicata di III per andare a prendere le doppie non è banale (soprattutto in questo periodo in ombra..) secondo noi sarebbe meglio lasciare un cordone e fare una calata. Le 2 calate per il colletto de Cessole invece sono filanti e comode. Salita alla Maubert scorrevole e divertente, discesa da ricercare un pochino ma non difficile (solo l’ultimo passo sopra il c.tto della Madre dD è un po’ pepato). Per il primo tratto della MdD abbiamo fatto 2 tiri ma il primo si può tranquillamente salire in conserva (occhio a qualche blocco) fino alla sosta su clessidra: occhio che la fessura “giusta” non è la prima grossa a sx sopra la sosta ma è ancora più a sx, sottile e con ch. con cordino in alto visibile. E’ proprio solo un passetto con piede un po’ spalmato (ben protetto dal ch.). Evidente il traverso verso sx sotto il torrione giallo, un po’ più da ricercare invece la risalita in cresta (niente di obbligato comunque). Dopo la cima W abbiamo seguito la descrizione scontornando lato W il gendarme tra le due cime ma francamente non ne ho capito il senso: si passa nel marcio scomodo quando probabilmente la placca che si evita sarà di III e dietro si scende a piedi, bah. Carina la fessura finale (data di V ma secondo me non oltre il IV+, come tutto il resto della cresta). Discesa abbastanza intuitiva e con molti bolli verdi e qualche ometto. Una volta agganciato il sentiero Bozano-Remondino, dopo il tratto con le corde fisse, siamo scesi dal primo canalone con la grossa pietraia che porta direttamente al sentiero, evitando di fare il giro lungo dal Remondino (consigliato, veloce e comodo).
Materiale usato: mezza da 60, 6 rinvii (sufficienti 4), friend 0.3-2BD, cordini lunghi per eventuali soste, se si è abituati a questo genere di salite si sale bene in scarponi (o approach). Per una cordata mediamente allenata/affiata i tempi indicati da marcestonex sono onesti, anche facendo tiri (come noi) nei tratti > IV+, ovvio bisogna viaggiare un po’ nell’avvicinamento e non perdere troppo tempo in cresta.

Bella cresta “didattica” e divertente che non ha disatteso le aspettative, non esposta come la dirimpettaia Catena delle Guide e con roccia generalmente più solida (anche se blocchi appoggiati sulle cenge non mancano), con singoli passaggi più tosti ma forse meno sostenuta. Con Vik, solito missile ma questa volta a reazione!

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