Madonna del Cotolivier (Cappella) da Oulx

Parcheggiato poco prima della sbarra del divieto di transito, in salita percorso tutta la “vertical Cotolivier”. Nel primo tratto di bosco si incontrano 3 punti in cui alberi caduti intralciano il sentiero ma si passano scavalcando senza troppa difficoltà. Neve continua poco dopo Pierremenaud e fino alla vetta. Partendo alle 8.30 in giornata dal cielo velato ho tenuto il solo scarponcino fino in cima seguendo una traccia scarponcino/ciaspole già battuta. Ho proseguito per cresta verso il colletto Pourachet dove a un certo punto la traccia piegava in discesa verso nord abbandonando la cresta. Ho proseguito la cresta battendo traccia su neve sfondosa fino al colle Pourachet dove non ho trovato tracce. Ripreso la strada sempre su neve sfondosa finché mi sono convinto a mettere le ciaspole che ho portato fino a Vazon percorrendo la strada.
Da Vazon ho percorso tutta la strada fino al punto di partenza.
Partendo presto sono riuscito a salire senza ciaspole fino alla cima e da lì a scendere fino al colle Pourachet ma fuori traccia si sfonda fino oltre 50cm. Al colle Pourachet non sono presenti tracce verso la Croce di San Giuseppe né sulla strada né per cresta. Ritornando dal colle ho scavato una traccia per scarponcino fino a ritrovare una singola traccia di ciaspola all’altezza della strada che comporta la classica salita invernale al Cotolivier ma ormai era troppo caldo e si sfondava senza soluzione. Discesa disastrosa, neve da crostosa non portante a bagnata pesante, scarponcino improponibile, anche con le ciaspole su traccia sprofondavo tra 20 e 30cm.

Date le condizioni della neve, dopo Vazon forse conviene salire dalla strada al mattino e scendere poi dal vertical tranne nel primo tratto più ripido.