- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Giornata …”spaziale”…, e gita corrispondente…
Salita sul versante indicato per questa escursione con discesa sul versante nord su Rothwald. Innevamento sufficiente/discreto sul versante di salita (spelacchiato negli ultimi metri in alto, in particolare questo versante del soprastante e vicino Terrarossa); migliore -e quindi decisamente buono- sul versante nord fino a Rothwald, con una trentina di cm di neve fresca (o molto recente) ancora farinosa fino all’arrivo degli impianti (quota 2100 circa), e poi sulle piste -perfette- fino al termine.
Siamo saliti fino al colletto più alto (quota 2900 circa) -con ultimi metri su questo versante senza neve e quindi a piedi-, ma poichè sul versante nord -innevato e senza tracce alte- non siamo riusciti a vedere la continuità alta della discesa, ci siamo spostati sul sottostante e classico colletto di discesa, tracciato solo con poche tracce (5 o 6 circa) di salita… Discesa super…, su bella neve pressochè intonsa, tracciata “magistralmente” (come sempre…) da Franco G. e quindi anche spettacolare…
Una nota sulla salita. Il percorso esatto è quello (indicato anche con questo itinerario e descritto sul libro “Sci alpinismo in Valdossola”) che parte all’ingresso del primo paravalanghe dopo il passo verso Briga. Ero già salito su questo versante, ma otto anni fa…, e un pò (dopo gli anni…) ci si confonde…, e così siamo partiti dal secondo piazzale con l’idea di attraversare -per raggiungere la zona e ghiacciaio di Chaltwasser- sotto il traverso dell’Hubshorn, “cosa” forse fattibile in altre circostanze… Questa volta, nel punto -ripido- dell’attraversamento abbiamo travato un bell’accumulo farinoso, decisamente inquietante… Nessun problema -ovviamente- a ridiscendere (un pochino) e riprendere la traccia del traverso (classico per il Breithorn/Leone) sotto l’Hubshorn per attraversare poco dopo a sx, ma il non farlo avrebbe potuto trasformare una gita “sicura” (o perlomeno “abbastanza sicura”) con una giornata con rischio valanghe contenuto/moderato, in una gita con altre caratteristiche (per niente rassicuranti)…
Per il rientro al parcheggio, grazie a una coppia verbanese incontrata al termine della discesa, non è stato neanche necessario ricorrere all’autostop: grazie per il comodo passaggio…