Alzarsi alle due di notte per finire su bucce d’arance alla Corma puo suonare alquanto strano e senza senso. Difatti l’ora scelta di svegliarci cosi presto, era in funzione della salita alla Tersiva in scialpinistica, per la realizzazione della quale ci eravamo gia portati ancora nel cuore della notte sul posto, per accertare pero’ la totale mancanza di neve, ritiratasi di parecchio, troppo per giustificare una salita dove ci sarebbe stato da portare sci a spalla per una distanza esagerata, cosa che non ci andava di fare. Hai voglia tempo per come spendere il resto dell’ancora piena giornata che avevamo davanti. Finiti cosi su questa classica via a mo di ripiego, che torno cosi a rifarla a dodici anni di distanza esatti, anche se la meta, come pocanzi spiegato in realta’ era un altra.
Rifatta comunque volentieri, vie lunghe che a me son sempre piaciute e neanche tanto banale per come in effetti me la ricordavo, tirata via tranne due tiri riservati al socio, tutta da primo. Raddrizzato al meglio una giornata che all’inizio non sembrava aver preso la piega per il verso giusto.
Con Paolo.