Pernottato alla Cap. Gnifetti. Lasciati partire gli invasati per la Margherita che fanno colazione con imbrago, chiodi da ghiaccio, discensori e caschi… partiamo anche noi. Salita abbastanza veloce lungo il traccione, il vento forte non ci dà tante speranze e siamo già pronti ad unirci agli invasati però decidiamo ugualmente di andare a vedere l’attacco. Il vento sembra attenuarsi e decidiamo di provare la salita: traccia sul primo strappo quasi cancellata dalla neve di riporto però continuiamo, lungo tratto di spostamento discretamente esposto senza prendere quota ed infine ultimo strappo fino alla vetta di nuovo abbastanza ripido. Il vento teso (ma Nimbus non prevedeva venti deboli anche in alta montagna???) non ci ha mai lasciati. Rientro più veloce del previsto: terminale alla base della cresta in apertura: dentro con tutta una gamba :-(. Rientro veloce fino agli impianti passando dal Mantova con caldo torrido. Quattro cordate dalla Nord (i primi due, con ragazza freschissima… alle otto al colle!) e qualcuno in traversata.
Cap. Gnifetti carissima: 65€ per la mezza pensione! La cena è stata una delusione: un’ora e venti per mangiare zuppa e pasta (non bastavano per la tavolata), carne e frittata (entrambi di pochi cm2 di area), patatine novelle (sette a testa) e un biscotto con della crema come dolce (poco più grande di una moneta da due euro!!). Colazione un po’ migliore.
Salita fatta con Bubbola, legati per conto loro anche gli immancabili Marina e Luigi che qualsiasi cosa proponga… dicono di sì!