Lyskamm Orientale e Occidentale Traversata Est-Ovest

Lyskamm Orientale e Occidentale Traversata Est-Ovest
La gita
orobicando
5 07/07/2016

Spettacolare traversata: esposta all’inverosimile e per questo molto impressionante.

Partenza ore 4 dal rifugio città di Mantova; in un paio d’ore siamo presso il col del Lys, quando il sole inizia a illuminare la parete del Lyskamm orientale.
Ci portiamo all’attacco e, inizialmente un po’ titubanti, decidiamo di salire slegati.

Le condizioni sono buone ghiaccio presente solo in un paio di punti lungo tutta la traversata.

Alle 8.20 siamo in cima al Lyskamm orientale (4527) e godiamo dello splendido paesaggio rendendoci davvero conto solo ora dei passaggi affrontati.

Proseguiamo, preceduti solo da 3 simpatici cechi, con la ancora lunga cavalcata in quota, ora su cresta sempre più esposta ed affilata.
Il passaggio più delicato consiste negli ultimi metri che separano dalla cima occidentale, in assoluto i più esposti del tragitto, dove si incontra un breve passaggio in roccia (II/III, 3metri, cordone): considerata l’esposizione è d’obbligo un breve tiro di corda fino alla sosta su spuntone con maglia rapida attrezzata per la calata utilizzata da chi arriva da ovest.
Fortunatamente i tre ragazzi prima di noi si sono resi disponibili a recuperarci dall’alto, evitandoci fatica e perdita di tempo prezioso.
Da qui con altri passaggi aerei in breve siamo in cima al Lyskamm occidentale(4481) alle ore 10.25: anche questa volta ammiriamo quasi stupefatti la cresta percorsa.

Da qui inizia la discesa, anch’essa aerea benché progressivamente meno affilata ed esposta: alle 11.20 si conclude il viaggio su terreno difficile, siamo al colle del Felik (4061) e dopo circa 10km percorsi quasi interamente sopra i 4250m, 5 ore di concentrazione massima possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Ci leghiamo e, stanchi, con molta calma ci dirigiamo al Quintino Sella dove ci attende un meritato pasto.
Poi giù per l’interminabile sentiero (almeno così ci è parso) fino a Bettaforca.

NOTE: per quanto il rifugio Mantova sia bello è del tutto inaccettabile, data la sua funzione di rifugio in alta quota, fare colazione con un tè freddo gelato e avere nei thermos tè appena tiepido già alle 3.15 solo perché noi dovevamo partire prima dell’ora fissata per la colazione(4.30, decisamente tardi)! Per fortuna che la giornata era bella e non molto ventosa altrimenti il tè caldo avrebbe fatto la differenza!

Con Mirco Marchisio

Qui foto: https://goo.gl/photos/qKNaAFwaHCLs3dRN6

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