Lyskamm Occidentale e Orientale traversata Ovest-Est

Lyskamm Occidentale e Orientale traversata Ovest-Est
La gita
thebrd
5 27/06/2010

Di solito per un’avventura del genere ci si prepara per giorni (se non per settimane) cercando informazioni ed aspettando il momento giusto per “attaccare”.
Io, serena e beppe ci siamo arrivati un po’ per caso in questo week end di fine giugno; volevamo andare in quota ma alcuni rifugi da noi contattati erano al completo, mentre al Quintino Sella lo spazio non mancava e gli impianti di risalita avrebbero aperto proprio per il fine settimana!
Senza preoccuparci più di tanto nella giornata di sabato saliamo al rifugio senza aver deciso il nostro obiettivo (dicevamo: al massimo facciamo il Castore…) ed una volta lì veniamo a sapere che la traversata è tutta tracciata di fresco e le condizioni sono pressoché perfette…
Sveglia alle 3:30, colazione e partenza dal rifugio alle 4:15 con un po’ di nebbia che, puntualmente, si dissolve con l’alba quando inizia la nostra cavalcata oltre i 4.000 metri.
Salita al Colle Felik ben battuta e tecnicamente facile, con un’ultima rampa che richiede già un certo impegno, poi traverso a destra su terreno quasi pianeggiante ed una prima cresta nevosa conduce all’attacco vero e proprio per il Lyskamm occidentale.
Qui le pendenze cambiano e per un lungo tratto si sale a 40/45° su una bella cresta aerea (per fortuna tutta scalinata dai passaggi dei giorni precedenti); finita la rampa in pochi minuti si è in vetta; da qui la vista è un’emozione unica: dal Cervino, passano per le vette del Rosa, al Gran Paradiso ed il Monte Bianco… ma la vista più impressionante è la cresta che conduce verso la cima orientale del Lyskamm: un susseguirsi di saltini di neve e roccia che, visti tutti insieme, sembrano quasi insuperabili.
Ma non c’è tempo di pensarci sù, bisogna agire! …e così iniziamo con calma e senza pause la lunga traversata che alterna crestine di neve, brevi muretti di roccia (solo un paio al momento visto l’ottimo innevamento) ed una calata in corda doppia di 10 m per superare l’unico salto importante.
Arrivati alla sella (punto più basso tra le due cime) ci concediamo una breve pausa per bere e mangiare qualcosa e riprenderci un po’ dalla stanchezza che inizia a farsi sentire… poi riprendiamo la marcia e ci troviamo a risalire lentamente verso la seconda cima, che sembra non arrivare mai, e che finalmente raggiungiamo alle 9.30.
Tutto finito? Certo che no, la discesa verso il Colle del Lys si rivela ancora molto impegnativa, soprattutto a causa del caldo e della stanchezza, ma anche qui per fortuna è tutto scalinato e riusciamo a raggiungere il plateau oltre la crepaccia terminale senza problemi.
Una meritata pausa, seduti sulla neve a guardarci attorno, ci permette di godere del meraviglioso panorama di una giornata splendida che non dimenticheremo mai e renderci conto di quello che abbiamo appena fatto!
Tutto il resto è noia… una lunga discesa verso la civiltà, poi una breve sosta al rif. Mantova e finalmente l’arrivo agli impianti di Indren, una benedizione: gli 8 euro più ben spesi della mia vita!
Poco altro c’è da raccontare, non si può rendere a parole l’emozione vissuta oggi con serena e beppe, grazie per la bella avventura!

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