Partenza il venerdì nel primo pomeriggio alla volta del bivacco Chentre-Bionaz approfittando di due giorni che si preannunciano di bel tempo. Il nuovo bivacco è veramente comodo e piacevole, un piccolo gioiellino posizionato in maniera intelligente in una zona alpinisticamente interessante ma finora sprovvista di punti d’appoggio per le ascensioni. Ci concediamo il lusso (raro) di una bella spaghettata per cena poi a nanna che domani sveglia presto… Al mattino, mentre Mathias e Sarah fanno onore alla comodità del bivacco dormendo beatamente, il sottoscritto e Monica partono zaino in spalla. La neve invernale ormai è solo un ricordo e decidiamo di salire il canale di sinistra. Avvicinamento su morena e sfasciumi mentre la salita alla balza superiore la affrontiamo su roccia dove si alternano tratti di placca con alcuni passi di facile arrampicata, facendo attenzione ai sassi in bilico e a qualche infido punto vetrato. Superata la parte ripida in breve si arriva alla lingua del ghiacciaio che porta verso il colle di Luseney. Dal colle seguiamo verso destra su nevaio che diventa più ripido a mano a mano che si sale. La neve un po’ molle non da una gran sicurezza ma prendiamo comunque il ripido e stretto canalino che da accesso al pendio finale. Ultimo breve tratto di sfasciumi e siamo in vetta. La giornata è limpida e guardarsi intorno è uno spettacolo che lascia a bocca aperta. Discesa per l’itinerario di salita con molta attenzione al tratto più ripido sotto la vetta e rientro al bivacco per un buon pranzo a cui segue una tranquilla discesa verso la macchina.
Due belle giornate divise con Monica, Mathias e Sarah.