- Accesso stradale
- Presente una recente frana nel letto del Qualido dove si guada, ma già attrezzata una fissa per il muretto da risalire verso il bosco sopra le Dimore.
Itinerario magnifico, qualità della roccia superba e arrampicata sempre entusiasmante, da fare, assolutamente! Dopo i primi due tiri a dir la verità mi stava un po’ scendendo la scimmia, ma poi è arrivato tutto il resto e la giungla ha ricominciato a ballare! Attrezzatura della via in ordine, alcune soste un po’ scomode (S2 su tutte) e sempre possibilità di integrarne i chiodi che comunque mi son parsi tutti ottimi. Su L1 il nut incastrato è sparito, per azzerare a dovere serve un micro o un altro blocchetto. A destra di S5 occhio alla gigantesca foglia staccata con foro, suona malissimo ed è davvero enorme… Divertente provare a disarrampicare in dulfer la lama per abbassarsi nel traverso di L6 (mal che vada si fa un volo da 2), poi una volta di là se si sale qualche metro prima di piazzare il pezzo grosso il secondo ve ne sarà grato. In L8 a metà traverso una lama staccata permette di piazzare un ottimo friend (mi sembra lo 0.75), poi raggiunta la fessura diagonale che sale verso dx la si può percorrere fino alla sosta (chiaramente sdoppiando le corde) senza particolari attriti, ben protetti, e semplificando il tiro successivo. L9 dritti (o lievemente a sx) sopra la sosta con due passi delicati fino a un funghetto, poi tendere a sx dove si vede qualcosa di buono e proseguire più facilmente fino agli abeti. Noi serie BD dallo 0.1 al 5 più doppi da 0.5 a 2 oltre ai nut, forse anche troppo, ma le mutande di lana alla fine piacciono a tutti.
Nonostante fosse un giovedì di agosto avevamo davanti due cordate più altre 2/3(?) che ci raggiungevano da Polimagò, quindi un po’ di attese…
Una perla della paradisiaca Val di Mello messa nel sacco, grazie ancora al Gio per avermici fatto innamorare…
Primo dei tre giorni mellici col Lollo, che all’inizio rognava tanto e poi correva su per le fessure come un becco arrapato