Spedizione di gemellaggio da parte di cinque orconiani (chi di nascita, chi di adozione, chi per amore, chi per simpatia) in val di Mello. A prescindere dall’arrampicata il posto è incantevole. A cominciare da un torrente con pozze d’acqua più azzurra che alle seychelles, continuando con un fondovalle a pratino inglese cosparso di blocchi, per finire con dei boschi di faggi e larici, così fiabeschi che passeggiandoci non sarei sorpreso di imbattermi nei sette nani. La via in questione è in perfetta sintonia con tutto questo. A parte un passo boulder piuttosto antipatico sul primo tiro il resto è arrampicata elegante, che segue una delle rare fessure in un oceano di placca, e termina nel boschetto fiabesco di cui sopra. Consiglio di portare camalot dallo 0.3 al 4, meglio se doppi. Le soste sono a solitamente a 3 chiodi (S1 su clessidra/spuntone). Pochi i chiodi sui tiri (di solito 2/3 a tiro), ma ottima proteggibilità a meno degli ultimi due tiri (dove è quasi nulla). La ritirata sarebbe un po’ scomoda, ma direi fattibile fino a 2 tiri dalla fine. Per avvicinamento e discesa consiglio vivamente di chidere ai locals e leggere bene la guida (è un po’ complicato). Un saluto e un grazie per l’ottima compagnia a Roberta, Nicoletta, Lucio e Andrea.