Ludwigshohe da Indren

Ludwigshohe da Indren
La gita
gondolin
4 13/06/2021
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
2600
Equipaggiamento
Scialpinistica

Siamo partiti con le prime salite ma, con il contingentamento dei posti nella cabinovia per Punta Indren, a mio parere bisogna mettere in conto tempi leggermente più dilatati dell’usuale. La risalita del solito canale ad ovest del contrafforte roccioso della Capanna Gnifetti non pone alcun problema, è ampiamente scalinato e tracciato dai numerosissimi passaggi. Nonostante le previsioni ipotizzassero lo zero termico a 4.500 m, un pò di vento imprevisto da nord ha calmierato la temperatura e tenuto la neve abbastanza dura e compatta, soprattutto sopra i 3.800/3.900 m. Siamo saliti agevolmente senza usare i coltelli: una volta arrivati nei pressi del colle del Lys ci siamo tenuti ad ovest ed abbiamo imboccato il vallone tra la Luwigshohe e la Parrot, poi abbiamo preso direzione sud ovest per portarci al deposito sci sul versante sud della Ludwigshohe. La salita usuale alla cima dal versante ovest è al momento non praticabile per l’assenza di un passaggio sulla crepacciata terminale, pertanto conviene salire dal versante sud che si affaccia sul Corno Nero. Abbiamo lasciato gli sci intorno a quota 4.280 m., abbiamo calzato i ramponi e ci siamo legati in cordata, in quanto bisogna comunque superare un crepaccio su un ponte molto buono e poi risalire brevemente il versante sud sino alla cima, con pendenza a mio parere leggermente superiore ai 35 gradi, con punti in cui affiora neve dura e ghiacciata: nulla di difficile o impegnativo, ma ritengo siano indispensabili i ramponi e sia utile avere anche la picca. Foto di rito, ritorno al deposito sci, cambio di assetto e iniziamo a scendere poco prima delle 13 in direzione del Balmenhorn. I primi metri sono su neve bella ma ancora piuttosto dura, poi cercando i pendii più accentuati esposti ad est/sud-est splendido tappeto di neve trasformata. Dopo una veloce salita al Balmenhorn riprendiamo la discesa e continuiamo a trovare splendido firn su fondo regolare più o meno sino all’incrocio con la deviazione per la salita alla Piramide Vincent intorno a quota 3.900 m. Una volta rientrati sui pendii in prossimità delle tracce di salita la neve diventa via via più pesante e bagnata, e segnata con gobbe e cunette dai numerosissimi passaggi: si trovano comunque tratti poco segnati qua e la dove il fondo è più regolare e la sciata ancora molto piacevole. Il primo pendio più accentuato sopra Capanna Gnifetti è molto segnato e con neve piuttosto bagnata, poi i pendii si addolciscono e il manto ridiventa più uniforme, per le ultime belle curve sui pendii poco accentuati in zona Capanna Gnifetti, prima di imboccare i soliti canali per rientrare sul ghiacciaio di Indren. In discesa abbiamo ripercorso il medesimo canale salito al mattino: neve molto marcia e molte gobbe costringono ad una sciata poco piacevole di forza, ma alle 13.30 suonate non si poteva pretendere altro. Sul ghiacciaio di Indren sino alla cabinovia ancora neve marcia e poco sciabile, data l’ora tarda ed il caldo ormai torrido, ma non ci si può lamentare. Arriviamo giusto per le 14.00, in tempo per prendere le prime cabinovie dopo la pausa pranzo per la discesa.

Oggi giornata con meteo veramente “spaziale”, beau fix per tutta la gita, meritava davvero salire in quota. In compagnia di Gaia ed Enrico, splendida prima sciata in quota su ghiacciaio dal sapore ormai estivo

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