Loson (Punta), Monte Tre Denti e Monte delle Plate da Gran Faetto, anello per Lago Ruen e Colle della Roussa

Loson (Punta), Monte Tre Denti e Monte delle Plate da Gran Faetto, anello per Lago Ruen e Colle della Roussa
La gita
andrea81
5 27/10/2019
Accesso stradale
ok fino a Gran Faetto, sterrata per Prato del Colle in buono stato

Sono partito da Gran Faetto per poter effettuare l’anello completo, ma segnalo che la sterrata per Prato del Colle è in buono stato (almeno per i tratti che ho percorso in discesa). Sentiero in salita per Albornù subito bello ripido nel bosco, ed ancora più ripido il tratto tra Albornù e Prato del Colle, in una suggestiva faggeta. Prato del Colle è un luogo meraviglioso, specie se si arriva con il primo sole del mattino.Qui sono sceso per prati fino a intercettare il sentiero per il Colle della Roussa, asciutto salvo qualche rivolo d’acqua. Dal bivio per il Lago Ruen la traccia diventa molto ripida ed esile, ma ben segnata da tacche di vernice (certo non è un sentiero comodo che invita le masse a raggiungere il lago).
Dal lago, per complicarmi la vita, sono salito direttamente al Monte Tre Denti per la direttissima, lungo la ripidissima cresta di erba olina e rododendri, spesso tirandomi su con le radici… niente di difficile ma meglio seguire il giro più largo. Dal Tre Denti piacevole percorso al Monte delle Plate da dove ho continuato sul crestone fino sotto l’anticima, dove ho ritrovato il sentiero proveniente dal lago. Qui temevo di trovare neve nel traverso delicato, invece per fortuna percorso asciutto e nessuna difficoltà. Per raggiungere la cima sono salito direttamente dalle roccette all’intaglio, mentre in discesa ho fatto il giro più largo scendendo le zolle erbose del versante nord (qualche chiazza di neve ma non problematica), per poi traversare su sentiero nuovamente all’anticima.
Rientro a Gran Faetto percorrendo l’anello per il Colle della Roussa tramite Colletto Balma (attenzione perchè la deviazione non è così evidente, si rischia di scendere al lago Soprano della Balma se non si ha occhio); qui anche se sul versante nord sentiero asciutto, raggiunta la Costa Tirolo di nuovo al sole, sentiero un po’ invaso da erba olina fino al Colle della Roussa e poi piacevole passeggiata fino a Pitoniere d’Aval. Rientrato a Gran Faetto seguendo la strada sterrata, si allunga un po’ ma si evita la risalita a Prato del Colle.

Giro abbastanza lungo, con dislivello non esagerato ma faticoso a causa dei sentieri spesso ripidi. Colori autunnali al top e assenza di neve fino ai 2600 m, che invece è presente nella zona del Robinet-Rocciavrè. Ul mio itinerario solo un ragazzo proveniente dal Robinet che non ha spiccato per loquacità ed un altro solitario salito al Monte delle Plate (due persone in un giorno credo sia record per questa cima). Giro che mi è piaciuto molto, lungo quanto basta e selvaggio al punto giusto.

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