- Accesso stradale
- Tutto ok. Avevo sentito del parcheggio a pagamento a Cheggio, ma nessuno a chiedere l'obolo. Fake news?
Pernottamento al Varese, che definire piccolo è un eufemismo. E’ una partita di tetris, in un ambiente spettacolare.
Avvicinamento alla ferrata facile e ben segnato.
Ferrata in ottime condizioni, i cavi/fittoni fuori posto indicati nelle relazioni qui sotto sono stati messi a posto. Solo un paio di rami di cavo un po’ lunghini, ma niente di che.
La cresta non è mai troppo difficile in sè, ma orientarsi non è banale, è un continuo scendere sul versante svizzero.
Il punto esposto è uno solo, appena prima dell’ultimo risalto per uscire in vetta, ma su percorso facile.
Al ritorno abbiamo optato per scendere il più direttamente possibile verso la base del versante svizzero, per poi traversare intorno puntando al passo.
La corda non è strettamente necessaria, solo psicologica per l’esposizione e la discesa. Numerose possibilità di ancorarsi a rocioni rotti con fettucce/cordini.
Ritorno a Cheggio eterno, arrivati alla macchina alle 20:30. Un ringraziamento al rifugio Andolla per avermi fatto messaggiare casa per evitare una chiamata al CNSAS da parte di genitori in fibrillazione.
Un bel compleanno.
Come sempre con Magno, più Giulia e Sofia alla loro prima alpinata, nonchè uscita sopra i 3k.