Longir (Pareti di) cima SE quota 2701m, couloir di Rigabianca

Longir (Pareti di) cima SE quota 2701m, couloir di Rigabianca
La gita
enzo51
4 01/03/2021
Accesso stradale
Tutto ben percorribile fino al park di Villanova.

La neve e’ regredita parecchio nella parte bassa. Pelato il pendio sopra il Jervis, di getto tanta appena si gira lato nord in vista delle pareti. Grazie alle provvidenziali peste da ciastre di Marco e socio, perfettamente distinguibili sotto uno strato di fresca di appena 5cm, poco lo sforzo arrivare all’attacco. Prima sezione scarsa di ghiaccio, un velo ricoprente le placche sottostanti in un punto con assenza di ghiaccio del tutto. Tuttavia con un po’ d’attenzione armeggiando al meglio con gli attrezzi si passa.
Piu’ complicato il superamento del muro a 80° a monte del tratto abbattuto, che ho aggirato sulla sx faccia a monte, per una rampa nevosa, per poi successivamente portarmi in traverso discendente esposto e delicato sulla verticale del salto. Una sosta con due spit cordino di unione e maillon, mi consente previo calata in doppia, di superare il salto, un 7/8 m occhio croce, ghiaccio in parte morbido in parte spaccoso per una presa comunque efficace degli attrezzi, in assoluta sicurezza.
Con qualche apprensione riposta la corda nel sacco, senza piu’ assicurazione se non quella offerta da picche e ramponi, affronto l’ultima sezione in ghiaccio vivo che rimane sulla destra dove piu’ abbattuta e la pendenza, nel punto ove il canale si restringe. Preferito uscire sulla dx per teppe e gradini in roccia dove, stando a quanto riportato nella descrizione itinerario si fa cenno a una seconda sosta attrezzata . Sosta che pero’ non ho trovato. Ma anche nel caso l’avessi notata, a quel punto non avrebbe avuto alcun senso asservirmene, dalle difficolta’ ormai ne ero fuori.
Il canale ora su pendenze classiche prosegue costante fino alla selletta. Solo ancora tanto lungo e faticoso, nonostante le ritrovate tracce di chi mi ha preceduto, a lenire un minimo la fatica apportata causa un rigelo non proprio ottimale. Nel timore di non riuscire a trovare il punto dove uscire avessi optato per la discesa dal canale nord est della Fiunira, come suggerito da chi ben conosce la zona, ho preferito il giro largo senza tuttavia toccare il colle della Croce tagliando ben prima giu’ per ripidi pendii a riprendere il sentiero in un punta piu’ basso. Ancora tanta e sfondosa al massimo la neve, non appena si scollina e l’expo va di colpo a sfavore, ormai solo piu’ una questione di tempo e pazienza in piu’ da aggiungere.

Un opportunita’ colta al volo grazie a Marco abile a mettere sempre qualcosa di nuovo nel piatto per gli affamati beninteso di canali ex novo da salire, dei quali uno e’ proprio il sottoscritto.

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