- Equipaggiamento
- MTB
Giro effettuato come da descrizione, con la Lombarda in apertura a riservare le pendenze più sostenute, ma con il vantaggio di salirla con il fresco. La giornata, infatti, è stata molto calda, ben rappresentativa di questo inizio giugno dalle temperature già “stellari”. Come si diceva, però, almeno sulla Lombarda sono salito bene perché buona parte è in ombra al mattino (attaccata alle 6.45).
Discesa ottima su Isola, su strada scorrevole (credo ci fosse una sola buca, quella che ho preso io). Da lì il cartello dice 38 km alla Bonette (e quasi 2000 metri di dislivello): li ho affrontati con calma, per non andare in debito di forze. In parte ci sono riuscito, ma gli ultimi 6-7 km li ho comunque patiti, sicuramente anche per il gran caldo. Attimi di incredulità quando ho visto la stele sulla Cime de la Bonette 😀
Discesa nervosa su Jausiers (un forno), e poi ultimo sforzo per tornare in Italia. Maddalena salita sognando già la doccia a casa, venendo riportato più volte alla realtà dal vento contrario. Della successiva discesa ho ricordi confusi ma in qualche modo devo essere pervenuto all’auto.
11 ore pause comprese.
Per uno che non aveva mai sperimentato lunghezze e dislivelli simili in una sola giornata, grande soddisfazione nel concludere questa classica del ciclismo alpino.
Ho incontrato diversi ciclisti, meno in realtà di quelli che avessi pensato, e quasi tutti italiani che facevano lo stesso giro. Traffico auto/moto più che accettabile e limitato, solo un po’ più intenso sulla Maddalena. Su questa salita, segnalo che onestamente non ho visto nessun cartello di divieto ai ciclisti / traffico lento: hanno fatto dei lavori (c’erano ancora dei mezzi da cantiere), può darsi che abbiano consolidato l’area franosa? Un ciclista italiano autoctono, trovato sulla Bonette, in effetti mi aveva già detto che quest’anno il divieto non è più in vigore. Da verificare ma sembra così. Comunque nessun gendarme appostato 😀