Abbiamo trovato la via completamente asciutta nonostante la pioggia della settimana (anche se sulle vie a sinistra erano ancora presenti delle colate) e siamo rimasti all’ombra tutta la mattina grazie all’esposizione favorevole e alle nuvole residue.
L’arrampicata è molto bella e tecnica. Le lunghezze L2 ed L6 interrompono un po’ la continuità ma sono ampiamente compensate dagli altri tiri.
Come già detto da molti, credo che il passo più duro della via sia nella L1 (passo non azzerabile e che richiede un po’ di decisione) e che l’obbligatorio sia almeno di 6b. Per quanto riguarda lo strapiombino della L5, per arrampicarlo in libera occorre stare molto a destra dello spit, il che comporta qualche rischio in caso di caduta. Il passo sembra comunque azzerabile grazie ad uno spit intermedio piuttosto ravvicinato (che però risulta inutile e fuorviante in caso di tentativo in libera).
Grazie ad Alberto per la piacevole giornata e per aver saggiamente proposto di dirottare sul Lomasti per evitare il gran caldo.