Passato il piccolo borgo della Balma, il percorso diventa “esplorazione pura” su terreno ripido e a tratti ancora scivoloso causa umidità delle recenti piogge, con grandi formazioni rocciose a balze; d’altronde se riflettiamo un attimo il nome Comunasse, è in senso dispregiativo e troviamo la chiave di lettura ovvero ” Terreno impervio al limite della praticabilità di proprietà comunale”.
Quando l’Franco mi ha proposto con “ proviamo a salire le Comunasse dalla Balma, poi se riusciamo ad uscirne sopra, allarghiamo il giro alle varie quote della cresta Arbella-Uja d’Ingria”, entusiasticamente ho accettato la proposta, tanto era la voglia di andare a mettere il naso su per quegli impervi e ripidi canaloni; d’altronde il periodo è quello giusto: sono giù le foglie quindi un minimo di visibilità garantita, le erbacce le felci sono ormai afflosciate quindi non intralciano oltremodo il cammino, il terreno grazie al clima mite , non è ancora gelato, quindi non rimane che mettere tanta voglia di faticare e partire per l’impresa. Il risultato del nostro giro, lo ha già trattato ampiamente Franco, che ringrazio per l’ottima scelta.