Avendo salito i tiri in libera e a vista, sperando di fare cosa gradita, propongo la mia valutazione dei gradi, trovati discordanti nelle relazioni precedenti (ma si sa, ci vuole tempo perché si assestino).
L1: 6b tiro di continuità sul verticale (molte prese migliorate o resinate)
L2: 6c/6c+ partenza atletica in opposizione sfruttando la scaglia verticale, ma è breve, alcuni risalti e infine uno spigolo in opposizione con passi di equilibrio
L3: 6a bel diedro con tettino alla partenza, si sfrutta la fessura di fondo e un po’ di opposizione
L4: 5c+ bellissimo tiro su spigolo, roccia molto lavorata
L5: 4c placca di trasferimento con un solo passaggio a metà per superare uno scalino pronunciato
L6: 6a+/6b muro continuo verticale fessurato
L7: 6a successione di placche e muretti (caratteristici i buchi nella seconda parte, alcuni con nidi all’interno)
L8: 6b pochi movimenti duri per saltare fuori da un tetto a imbuto, risolutiva la fessura a incastro per uscire senza sforzarsi troppo
L9: 6c+ corto muro leggermente strapiombante con lame marcate, chiodatura ravvicinata, molto doloroso un monodito al termine del muro, con bordo tagliente (personalmente non mi è piaciuto, decisamente fuori contesto con il resto della via, una forzatura)
In una calda, e fortunatamente ariosa, giornata primaverile, a togliere la ruggine su questa via, di cui volevo provare la libera dopo aver letto diversi pareri contrastanti, e per “quasi” completare la collezione delle vie sulla Rocca, in compagnia di Davide Fissolo, Federico Miorelli e Alessandro Pavan. Mi è piaciuta molto per la linea verticale, molto varia negli stili sulle varie lunghezze, che non ti annoia mai ma si lascia scoprire un po’ alla volta. Chiodatura perfetta che lascia provare in tranquillità con roccia pulita e sana. La consiglio vivamente.