Bella via, decisamente più severa della vicina Kalymnos, divertente e tutto sommato varia: placca lavorata, passi di placca più di aderenza e ditosi, traversino, un ultimo con un finale più aereo e fisico (mi è parso riservare due passaggi più duri del 6a+ proposto). I tiri iniziali sono più integri, poi su compare un pò di verdura di vario genere. Chiodatura sulle sezioni più facili che obbliga a scalare (e a guardare bene..), più ravvicinata sul difficile. Uscita del settimo tiro parzialmente lichenata, potenzialmente psycho (ultimo spit altino).
Per la discesa è rapido scendere a piedi. Dall’ultima sosta salire per pochi metri su roccette ed erba fino a quando un pertugio negli arbusti permette di spostarsi a sinistra, scendere verso delle placconate appoggiate (sporadici segni rosso-bianchi) e reperire una simil cengia erbosa, stretta, che taglia perdendo gradualmente quota, fino ad arrivare nel bosco. Da lì continuare a procedere verso ovest e reperire l’impluvio da ridiscendere fino al sentierino di arrivo.
La zona è molto selvatica e offre una vista inusuale sulla valle centrale.
Bella salita condivisa con Mark, Luca e GP (uno dei chiodatori della via, che ha fatto un pò di pulizia di arbusti e intralci vari).