Percorso fatto in condizioni invernali seguendo le ottime indicazioni della descrizione fino alla cima, neve continua a partire da quota 1800m circa e dopo qualche pioggia nei giorni precedenti.
Percorso stupendo e che in queste condizioni (bagnato piu’ neve) non e’ assolutamente banale. 22km e 2200 dislivello, abbiamo impiegato 12 ore.
La cresta tra il Faierone e il Limidario con le rocce bagnate e’ davvero infida e richiede molta attenzione, pur non presentando difficolta’ sostenute, in qualche tratto sarebbe stata utile una catena.
In assenza di altre tracce, siamo saliti al Limidario lungo il filo di cresta, cosi’ come al successivo ometto.
Da qui il percorso ci e’ risultato meno evidente, ci siamo abbassati troppo ed abbiamo infine preferito scendere lungo un canale e viaggiare paralleli alla cresta (alcuni bolli rossi lungo questo percorso) fino a poco dopo la Testa Fontai dove abbiamo ripreso il sentiero . Un ravanaggio non molto piacevole ma con la neve pesante abbiamo preferito cosi’.
Piacevolissimo da qui il ritorno fino a Olzeno.
La discesa da Olzeno a Cavaglio e’ su un sentiero piuttosto ripido da fare in condizioni asciutta visto il fondo di pietre misto a foglie.
In generale non consiglio di seguire la mia traccia tra Limidario e Bivacco Alpe Quadra.
Con me Silvia