Ligoncio (Pizzo) dalla Val Masino

Ligoncio (Pizzo) dalla Val Masino
La gita
andreamilano
3 19/10/2018

Parto molto ambizioso per salire il Ligoncio con un giro ad anello di 3 giorni. L’idea era quella di salire la cima dal rif Omio per poi scendere sul lato opposto (val dei Ratti) e raggiungere il bivacco Valli attraverso la bocchetta di Spassato. Rientro il terzo giorno per il passo Ligoncio.
Quindi lascio a casa tutta l’attrezzatura per lasciare spazio a indumenti e viveri nello zaino.
Dopo aver dormito nell’invernale dell’Omio, mi dirigo verso la Sfinge ed il canalone da cui parte la normale per il Ligoncio. Dopo averlo percorso insieme ad uno stambecco che mi precede, incontro il tratto chiave forato con tre chiodi. Corto e di III. Non difficile, ma non so che fare… Se per caso dovessi essere obbligato a ritornare per la stessa via di salita, questo tratto non riuscirei a disarrampicarlo slegato.
Never mind… Cambio di programma. Decido di scendere e fare la traversata Valle dell’Oro-Val Merdarola che non ho mai fatto.
Quindi giù per pietraie fino a connettermi col sentiero proveniente dal rif. Omio.
Il sentiero che porta alla bocchetta di Medaccio è ben segnalato ma raramente percorso. In molti punti la traccia non esiste. Tuttavia il percorso è molto panoramico e permette di ammirare tutta la catena dal Ligoncio fino al Disgrazia.
Dopo la bocchetta il sentiero peggiora ulteriormente. Si scende ripidi tra rododendri, muschi e rocce scivolose. Guai a perdere la traccia. Tra l’altro tonnellate di escrementi di pecora sul percorso (post transumanza). Forse il termine Merdarola per questa valle ha un origine.
Arrivo finalmente dopo 10 ore all’area picnic dei Bagni pieno di graffi e di merda.

Gita sconsigliata ai non amanti del genere. Portarsi un machete.
Nonostante i numerosi insuccessi, sempre affascinante e “spaccaginocchia” questa Val Masino….

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