Liconi (Testa di) da Morge

Oggi meta ponderata ma ambiziosa: il Colle di Liconi. Ponderata perché si sapeva che in buona parte il terreno è sgombro di neve ma è noto che l’ultima rampa che porta al lago è davvero ben tosta e se tutta innevata può rappresentare il punto di ritorno; ambiziosa perché salire a maggio, magari coi ramponi, fino al colle lungo un percorso forse da inventare può essere un’avventura. E’ finita al tie-break: salito praticamente fino alla quota del lago, ma decentrato rispetto alle mete prefissate e quindi niente colle finale.
Partito da casa, fino agli Alpeggi di Liconi tutto il percorso è perfettamente pulito. Nel vallone inizia la neve, ma il sentiero è ben visibile fino alle alpi a botte di Crotte; dopo neve continua, la rampa che porta al lago è stata subito scartata per l’innevamento, la pendenza e per la quantità di neve che ancora grava sulla testa (mica che decida di cadere …). Optato allora per decentrarsi a destra risalendo un panettone erboso e su un percorso supposto a pendenza più moderata (e senza neve sulla testa…), con la speranza di ricongiungersi col percorso originale sull’emissario del lago. Come detto il tentativo è riuscito solo a metà: il percorso ha portato alla quota giusta, però per arrivare all’emissario occorreva ancora un traverso un po’ esposto, ed a questo ho rinunciato visto il peggioramento del meteo (utopia le ampie schiarite nelle ore centrali) e la stanchezza.
Spero le fotografie diano un’idea migliore della descrizione.
Giornata iniziata molto bene, con sole e sereno, poi anziché le schiarite sono arrivate le nuvole, con vallone un po’ oscurato e temperature decisamente fredde. Per questo una stella in meno.
A parte le due Guardie Forestali incontrate sul sentiero, nessun altro su tutto il percorso ma la giornata non invitava di certo.

Naturalmente mai da solo sul sentiero, visto l’onnipresente compagnia di spider-dog Frank.
Un caro saluto a Monica e Stefania, oggi a poche valli di distanza.