- Equipaggiamento
- MTB
Da Noasca per la bella stradina chiusa al traffico che passa sopra il torrente vista Sergent, partenza alle 7 e bel fresco ancora all’ombra. La salita al Nivolet è più dura nella parte iniziale, anche per i lunghi rettilinei. Diventa varia e spettacolare quando iniziano i tornanti, poi oltre l’Agnel la pendenza molla un pò e il colle arriva presto. Cambio scarpe e su per il Leynir, dove bei tratti pedalabili si alternano a 3-4 ripide rampe. Ottima sorgente dopo la breve discesa che precede l’impennata per il colle. La splendida giornata e il primo tratto abbastanza agevole in traverso spingono a malsanamente continuare. Il passaggio della spaccatura tra le placche è più agevole delle roccette a destra. In salita si passa bene mtb a spalle, in discesa con attenzione faccia a monte e appoggiando la bici. Oltre sempre bici a fianco tranne un breve portage sotto la vetta. Discesa inizialmente con bei traversi e poi ripide serpentine con rocce affioranti. Son sceso diverse volte. Ultimo tratto verso il colle ovviamente non in sella. Dal colle è splendida, un traverso in leggera discesa porta ad un tratto terroso, poi con attenzione alla sorgente. Faticosa breve risalita poi pressochè tutto ciclabile almeno seguendo la traccia meno diretta. Alcuni tratti sono lenti e rocciosi ma arrivati sopra il Rosset si molla per il bel sentiero, con tratti dissestati evitabili per prati. A parte gli ultimi 400m per la cima (tanta roba per una front) sicuramente tra le più belle discese fatte. Mi è capitato di veder mtb nei posti più impensabili anche a quote maggiori, ma direi che qui decisamente ha un senso, per il terreno in gran parte buono e per chi (non io) abbia buona tecnica.. e una full. Buona frequentazione anche per la giornata limpida, che esalta impietosamente i ghiacciai orrendi, e anche 5 o 6 due ruote al litio fino al Leynir. Rapida discesa fino a Chiapili, vento contro fetente e impietoso sul lungolago e poi solo discesa fino a Noasca. Salut!