Levanna Occidentale da l’Ecot per il Refuge du Carro

Levanna Occidentale da l’Ecot per il Refuge du Carro
La gita
lorry62
4 21/08/2014

Bellissima gita fino al Col des Pariotes, su sentiero con pendenza ottimale e panorama bello e vario.
Peccato per il proliferare di ometti eretti a casaccio dopo il rifugio, che unitamente alla mancanza di qualsivoglia segnaletica (ma che fanno i rifugisti del Carro?), impongono di fare molta attenzione al percorso.
Dopo i laghetti, non lasciarsi tentare dalle tracce che risalgono la morena, tanto poi si perdono. Piuttosto, seguire la traccia che alla base della morena va a morire sulla placconata montonata (se non trovate la traccia, fa lo stesso, basta dirigersi alla placconata). Superato un piccolo scalino di mezzo metro più o meno, la progressione sulla placconata fino al colle des Pariotes è immensamente più agevole che ravanare nella morena.
Dal colle in poi, fra mancanza di indicazioni e tracce di sentieri franati, la progressione diventa più faticosa.
Noi abbiamo sfruttato ovunque possibile le lingue di ottima neve (giornata gelida nonostante la stagione, la neve è rimasta ben solida tutto il giorno). Utili perciò ramponcini e picca da neve.
Dalla punta risulta molto più agevole vedere le tracce di sentiero, piuttosto che dal basso.
Tempo di salita: 5 ore (3 ore al Colle), poi 4 ore per la discesa.
Qualche relazione cita la possibilità di salire direttamente al Colle, evitando il refuge du Carro. La salita al Carro è un ottimo sentiero, fra pratoni popolati da innumerevoli marmotte con le meches e di taglia orsacchiotto, con vista su cascate e arco alpino; la via alternativa sembra un ulteriore tratto fra ghiaioni, in una valletta angusta e pietrosa, secondo noi non ne valeva proprio la pena.
Qualcuno nella compagnia è rimasto un po’ deluso, la Levanna è nascosta dall’anticima fin quasi all’ultimo, e i ghiaioni finali tolgono un po’ di piacere alla salita.
Per spezzare la salita è possibile ovviamente pernottare al Carro.

Con Alessandro e Roberto.

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