Levanna Occidentale da l’Ecot per il Refuge du Carro

Levanna Occidentale da l’Ecot per il Refuge du Carro
La gita
amiglio1
4 22/07/2012

Dopo aver pernottato al rifugio du Carro, sveglia alle 05:45, una breve colazione e partiamo in direzione del col des Pariotes. Il percorso per il colle si snoda su grosse placche orizzontali dove non esiste una vera traccia, i numerosi ometti ci indicano la via di salita.
Raggiunto il colle, dove è presente un palo di legno con una insegna ormai distrutta, svoltiamo decisamente a sinistra raggiungendo in pochi minuti il nevaio. Da qui gli ometti scompaiono. Decidiamo di proseguire sul nevaio sfruttando il più possibile gli affioramenti rocciosi, ma quando la pendenza si fa più decisa, decidiamo di calzare i ramponi proseguendo il più possibile su zone innevate. La neve è perfetta e i ramponi tengono molto bene, quindi decidiamo di risalire il ripido pendio innevato congiungendoci appena possibile con la dorsale rocciosa occidentale della Levanna. Raggiunta la cresta togliamo i ramponi e proseguiamo la salita seguendo alcune tracce che svaniscono sulla pietraia. La percorriamo, ma occorre fare molta attenzione perché sui massi accatastati, oltre ad essere instabili, si è depositata durante la notte un sottile strato di brina che li rende estremamente scivolosi. Arrivati in prossimità del congiungimento delle creste ovest e nord scorgiamo la vetta della Levanna. Inizia la parte più bella del percorso, la vista si apre sul versante piemontese e valdostano, distinguiamo molto bene il gruppo del Gran Paradiso e la Grivola, in lontananza il Gran Combin e il Monte Bianco. Proseguiamo su cresta, tenendoci leggermente sul versante francese, verso l’Italia l’esposizione è notevole. Le difficoltà aumentano leggermente (alcuni passaggi di I grado) ma la roccia è più solida, nessun problema a raggiungere la vetta.
In cima, lo sguardo volge subito alla vicina Levanna centrale, impressionante per il suo lato nord, davvero esposto. Dopo alcuni minuti veniamo raggiunti da alcuni gruppi di francesi, ora siamo molti, forse troppi. Dopo la classica foto di vetta iniziamo la discesa, mai difficile ma dove occorre fare attenzione a non scivolare sulle rocce ancora coperte dalla brina.

Bella gita in compagnia di Flavio e Cosimo che da lungo tempo non vedevo.

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