Noi partiti dal rifugio alle 5.30 e in 3.15h in punta.
Dal primo colle invece di scendere nel vallone erboso e risalire ci siam tenuti alti sulla pietraia tra rarissimi ometti e con un po di naso alpinistico anche se su terreno disagevole si arriva al secondo colle senza troppi giri o perdita di quota.
Un passaggio obbligato su salti di roccia ma per facile cenge,che abbiam segnato cn ometti,puntare ai grossi massi rossi appena si addolcisce laa cresta che scende dall occidentale..appena sorpassati a sx( salendo).
Da li per pietraia facile si perviene al secondo colle.
Qui cominciano i problemi,ogni altra pietraia a confronto è niente.
Ripida salita x sfasciumi non segnata ne obbligata,diciamo con tendenza sx a dx salendo molto faticosa e tutto instabile sopratutto nella metà superiore.casco e meglio esser pochi.
Le. Roccette finli son piu solide e facile ma esposte.
Chiaro che in una bella giornata come oggi ogni fatica è ampiamente ripagata dalla vista e panorama
Rientro a ritroso e tagliando alti x morene verso il collle del carro cercando di perdere meno quota possibile.
Eterno,quando finalmente si calpesta l erba ci si commuove :-).
Non molto difficile ma ci và gran impegno fisico quindi allenamento.con la giornata giusta 1 volta ne val la pena.
Se non sì e allenati è troppo faticoso per godersela
Sempre con Fabri e Marco che ringrazio di cuore