Buon rigelo notturno, i crepacci cominciano ad aprirsi ma niente di troppo complicato da passare. La terminale è invece piuttosto aperta e per evitare di dover fare un breve tiro su ghiaccio, l’abbiamo aggirata procedendo in conserva sulle rocce alla sua sinistra (ancoraggio di calata per la discesa). La fascia rocciosa centrale, se affrontata nella zona più debole, è abbastanza semplice, ma molto rotta: occhio ai sassi. Parte alta molto bella e affrontata già col sole.
Discesa nella più tremenda calura: unica nota stonata di questa bellissima gita di ambiente, con meteo incredibilmente sereno.
Gita abbastanza complessa, che non richiede grandi capacità tecniche su roccia e ghiaccio, ma velocità nelle manovre di corda e un buon senso dell’orientamento, specialmente in discesa. Se si riesce ad aggirare la terminale (a oggi possibile) la seconda picca non è necessaria.