Lesache (Aiguille de) da Pra de Farco per il versante est

Lesache (Aiguille de) da Pra de Farco per il versante est
La gita
brunello-56
5 17/08/2017
Accesso stradale
In autobus al ristorante Pra d’Arc

Infine in vetta sono arrivato anch’io: promosso agli esami di riparazione…
Penso però di avere seguito una via tutta mia, non avendo realizzato bene dalla descrizione dell’itinerario quale fosse il canale da ignorare e quale da seguire.
Dal sentiero 12 ho puntato ai ruderi di Tza d’Arc, risalito il dosso erboso, sulla conca sovrastante mi sono diretto verso la testata, rimanendo preferibilmente al confine tra fascia erbosa e detriti (magari si vede qualche ometto) e puntando ad un’evidente rupe (estremità di un costone che scende dalla cresta di confine) alla base della quale si trovano quelle rotaie e 4-5 ometti ben visibili. In questo punto, guardando la testata, si vede sulla sinistra ed alla base di una parete rocciosa un canale, ripido e stretto; lo stavo già imboccando per risalirlo, poi un po’ dubbioso sulla percorribilità ho proseguito sempre sul fondo (tenendomi la possibilità di giocarmela al ritorno) perché incuriosito da quella macchia detritica nera dove, a sinistra di questa, pare aprirsi uno scivolo. In effetti così è, in corrispondenza di questa macchia nera c’è un pendio, risalibile un po’ a fatica, con anche una lingua di neve residua; risalito il pendio c’è poi ancora un canalino, ripido e scivoloso, che sembra portare in cresta, in realtà sbarca su una conca superiore (quella coi laghetti, che si vedono dopo) dove finalmente si vede la meta che ormai si raggiunge senza possibilità di errore.
Per la discesa avevo due possibilità: seguire il percorso d’andata oppure cercarne uno lungo uno dei canaloni visti prima. Ho optato per la seconda, dal pianoro ho guardato i due canali, ho di nuovo scartato quello più stretto che mi sembra strapiombare, ho optato per l’altro – percorribile anche se il primo tratto è scivoloso – che sbarca nel vallone già in prossimità del dosso che sovrasta l’alpeggio.
Vetta e salita di grande soddisfazione, dove il percorso è tutto da inventare: non si cerchino riferimenti, gli isolati ometti che si vedono di certo non indirizzano, se mai mettono dei dubbi. Chi cerca la wilderness qui va sul sicuro …..

Oggi mancava Frank, ma il trasferimento e poi il percorso non erano proprio adatti a lui.
E grazie alla moglie per recupero e break al ristorante a Pra d’Arc.

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