su alcune guide questa salita viene data EE,francamente è un po riduttiva. un F- ci sta tutto. salita faticosetta da quota 2700 in su, specie dal colletto. ci sono due tipi di segni rossi, meglio seguire quelli più stretti, perchè quelli spessi portano prima a superare una bastionata dove cola acqua (a sx del colletto della barma della ciavra), e poi, più in su, in vista della vetta, portano in un canalino merdoso che muore sulla cresta sud della lera orientale. per cui, giunti nella conca sotto la vetta, mirare al piccolo intaglio a sinistra di essa, per pietraie instabili (attenzione..). la cresta è facile, ma esposta. per tranquillità ho preferito usare la corda, visto che l’avevo portata. panorama limitato dalle nubi, come da previsioni dopo l’inizio di giornata sereno, è peggiorato da metà mattina..peccato. discesa con attenzione in cresta, e poi fino ai primi pascoli, per via delle pietraie instabili (solito terreno franoso..). una goduria anche se lunga la mulattiera dal pian sulè a malciaussià.
solo noi tre sul percorso della lera. un saluto ai soci alex e giampaolo, il mitico trittico del lagginhorn di un anno fa esatto.