Davvero una bella salita, unica nel suo genere in zona.. Era da parecchio tempo che volevo farla e finalmente è arrivato il giorno! Nel complesso la roccia è buona e compatta ma bisogna sempre fare attenzione a cosa si tira, mi è capitato di rimanere con qualche presa in mano.. L’ ambiente è stupendo, la linea della via altrettanto. Bisogna sapersi proteggere perché lungo i tiri non si trova praticamente nulla se non nei tiri ‘chiave’ che alla fine sono 3: il terzo (molto bello, si segue una fessura ascendente verso dx per poi traversare a sx sotto un tettino per alcune lame un po’ fragili. Parecchi chiodi lungo il tiro e un fix sul traverso, peraltro inutile secondo me perché i chiodi sono tutti buoni – 6b), il decimo (spit e chiodo in partenza, poi breve traverso a dx per uscire su un pulpito leggermente strapiombante dove è presente una fessurina piuttosto piccola dove potrebbe essere utile un chiodo, io ho usato un micronut – 6a+) e l’undicesimo (bellissima placca di 20/25m in cui è presente un solo chiodo a metà. Forse il tiro più impegnativo, difficile da integrare, ho messo un paio di friends ma non troppo sicuri, meglio spegnere il cervello e scalare – 6a+). Sui tiri di quarto e quinto bisogna sempre cercare di allungare le poche protezioni che si piazzano perché sono tiri lunghi anche 50m e le corde tirano un sacco.. Il martello non è indispensabile ma comunque utile. Bellissima giornata, è stato stupendo uscire sul fungo con il sole che scendeva dietro l’autaret. Discesa molto comoda a piedi, decisamente sconsigliate le doppie. Grande soddisfazione, grazie ai soci per avermela fatta scalare tutta da primo! Molta gente in giro oggi per la festa di San Camillo!!