Lera (Monte) e Monte Rosselli da Val della Torre per la Bassa delle Sette

Lera (Monte) e Monte Rosselli da Val della Torre per la Bassa delle Sette
La gita
jdomenico
2 13/12/2016

NUOVO SENTIERO BEN SEGNALATO per il Monte Lera, inaugurato nell’agosto 2016.
Dal sentiero che porta alla Bassa delle Sette (lato VdT), poco dopo aver lasciato la stradina sterrata che va al punto panoramico (lancio con parapendio), ad un tornante imboccare in leggera discesa il lungo sentiero balcone seguendo il quale si può giungere al colle della Portia. Si perde un po’ quota, ma si superano diverse pietraie altrimenti ostiche. In circa 15′ si arriva alla fontana dell’AIB (una bacinella scura con un tubo, e un’edicola in legno). Il sentiero tende ora a salire e poco dopo sulla destra si vedono dei segno tipo GTA (bianco-rossi) e in uno di questi scritto a vernice nera “Monte Lera 1h15′”. Si comincia a salire abbastanza in linea retta, i segni sono numerosi, ogni tanto si trova anche qualche paletto (e dei pezzi di nastro di plastica appesi ai rami, brutti ma più avanti quasi indispensabili). Il terreno è erboso e pietroso, quasi assenti gli alberi. Arrivati sotto la cresta, riprende la boscaglia, ed il percorso piega decisamente a sinistra, compiendo un discreto traverso con qualche saliscendi, per poi riprendere verso destra (punto da ricordarsi in discesa) serpeggiando tra zone impraticabili. Finalmente si sbuca in cresta e con breve tratto verso sinistra sul versante ValCeronda (chiazze di neve dura) in breve si arriva alla madonnina con edicola in metallo per il libro di vetta (in breve si possono guadagnare le rocce dove si trova una targa in pietra degli Scout Torino IV).

Percorso decisamente più comodo di quello per cresta dalla Bassa delle Sette, in quanto ripulito dalla boschina feroce (gran lavoro di decespugliatore, grazie a chi l’ha fatto!). Unico neo l’erba scivolosissima soprattutto in discesa (consigliato un paio di bastoncini, una buona suola non è sufficiente… ci vorrebbero gli antichi ramponi in legno!). Forse solo se ci passasse Annibale con gli elefanti la si potrebbe estirpare del tutto, però spero che con un po’ di frequentazione la situazione migliori ed il sentiero possa durare nel tempo.

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