Bella escursione particolarmente adatta al periodo invernale, abbastanza lunga e con dislivello abbastanza elevato…compresi i numerosi saliscendi credo si arrivi a quasi 1.200 metri. Partenza alle 11 dalla rotonda di Givoletto con un bel sole tiepido, ho seguito fedelmente il percorso descritto nella relazione. Segnalo che la Via Crucis è stata recentemente risistemata, ora è un bel sentierone largo e con parecchi gradini in legno…molto ripida la salita alla Punta Fournà, poi da lì in su la salita si fa meno impegnativa. Dalla Madonna della Neve il sentiero sparisce un po’, ma è stato ottimamente segnalato con vernice rossa sugli alberi, rendendo il percorso molto ben evidente. I segni si fermano però poco prima della cima, in corrispondenza di un piccolo cippo con tanto di cartello recante la scritta “Vetta Monte Lera”, che però non è la vera cima; questa si raggiunge in pochi minuti con qualche passaggio su roccette e massi accatastati. La sosta in cima è stata breve perché nel frattempo si era velato e la temperatura è scesa molto. In discesa il sentiero è poco visibile e molto scivoloso a causa dell’erba secca nel tratto tra la vetta e la Bassa delle Sette, mentre c’è un po’ di fango nel tratto finale dal Monte Baron a Givoletto, a causa dell’esposizione Nord.
Giro fatto in solitaria, ho impiegato circa 4 h 30 di camminata effettiva; giro abbastanza allenante che, comprese le numerose risalite, arriva a quasi 1.200 metri di dislivello. Giornata inizialmente bella e calda, poi si è gradualmente coperto diventando anche decisamente più fresca. Incontrato una sola persona che scendeva dal Fournà mentre io salivo.